02 Dicembre 2025
È online l’edizione 2025 del progetto Eduscopio, che conferma la qualità dell’insegnamento nei Licei della Fondazione Sacro Cuore. In particolare, abbiamo voluto chiedere un commento al prof. Pietro Crivellente, preside del Liceo Artistico, che ormai occupa stabilmente da diversi anni il primo posto tra gli artistici milanesi.
Quali sono le caratteristiche principali del Liceo Artistico della Fondazione Sacro Cuore?
Il Liceo Artistico della Fondazione Sacro Cuore si caratterizza soprattutto per tre aspetti. Il primo e più importante dei tre riguarda la considerazione speciale nei confronti di ogni singolo studente. Essa si esprime in termini di ascolto e attenzione da parte degli insegnanti, anche in relazione alla famiglia, soprattutto laddove vi siano situazioni che richiedano specifiche attenzioni, ma in generale verso tutti poiché la nostra proposta educativa si fonda precisamente sulla fiducia che la famiglia tutta ripone nel tentativo educativo nel suo insieme, cosa che appunto riguarda tutti i soggetti coinvolti: studente, insegnanti, famiglia.
Il secondo e il terzo aspetto hanno entrambi lo stesso grado di importanza e sono, per così dire, compenetrati affinché la proposta educativa possa essere calata concretamente ed efficacemente nella quotidianità. Si tratta, da un lato, della cura della didattica, che, come si può facilmente intendere, concerne una molteplicità di aspetti, dagli insegnanti appassionati e qualificati e all’attenzione ai programmi delle singole materie, alla costante messa al vaglio di metodi e obiettivi anche, appunto, in relazione agli studenti con cui si ha volta a volta a che fare. Dall’altro lato, ed è il terzo aspetto a cui teniamo molto, la cura in ciascuna disciplina sarebbe insufficiente a proporre una solida e dinamica conoscenza e un’educazione aperta - che è proprio di un liceo - per questo motivo, nel nostro Liceo Artistico molto tempo ed energie sono dedicati a far sì che vi sia sempre una visione unitaria dei saperi.

In cosa consiste questa unità?
Il lavoro del Collegio docenti e dei vari Consigli di Classe ha come obiettivo più ampio quello appunto di considerare la conoscenza di se stessi e del mondo come una “faccenda comunitaria”, qualcosa che riguarda tutti allo stesso modo indipendentemente dalla materia che si insegna. Pertanto gite, uscite e proposte interdisciplinari, ma anche argomenti che possono essere osservati da diversi punti di vista, o progetti di Educazione civica o di orientamento sono immaginati con un orizzonte comune a tutto il Consiglio di Classe e a tutto il Collegio dei Docenti. Alcune iniziative coinvolgono contemporaneamente tutti i 250 studenti della scuola come, ad esempio, la proposta con cui cominciamo l’anno scolastico: tutta la scuola, docenti e studenti, si reca in una località che varia a seconda dell’argomento individuato, per una sorta di seminario residenziale in cui cominciare a riflettere su un focus attraverso mostre, visite, ma anche momenti di convivenza, che poi sarà sviluppato durante l’anno nelle varie discipline.
Come guardate alle classifiche annuali di Eduscopio?
In merito ai riscontri incoraggianti che negli anni abbiamo avuto dall’indagine della Fondazione Agnelli, su cui certamente, almeno in parte, facciamo affidamento per un feedback sulla qualità percepita della nostra scuola, devo dire che i dati ai quali guardo con più attenzione sono due. Da un lato quello che emerge dall’ultima colonna a destra della tabella, quella che riporta la percentuale dei diplomati in corso. Sapere che su quella colonna abbiamo fatto bene è importante perché significa che stiamo tenendo fede a ciò cui teniamo di più, cioè appunto l’attenzione al singolo studente. Sapere che anche chi ha qualche difficoltà può arrivare fino in fondo contento e soddisfatto del percorso svolto, anche perché ha imparato a crescere anche grazie ai propri errori, ridona gusto più pieno nell’insegnare e nell’educare. Il Liceo Artistico è una scelta che, certamente, all’inizio richiede un certo grado di motivazione, infatti, in un certo senso, come dico sempre ai genitori, richiede un tocco in più di consapevolezza perché si tratta di una scuola con molte ore di laboratorio che richiedono dedizione e passione. Dall'altro lato, guardo con interesse alle percentuali che fotografano il percorso dei ragazzi in uscita dalla nostra scuola: mi fa particolarmente piacere vedere tanti nostri studenti intraprendere percorsi universitari di vario genere e riuscire a portare avanti la propria scelta. Parliamo del doppio della media degli altri Licei Artistici lombardi e questo dice di una grande cura riposta nell'insegnamento e nello studio di tutte le discipline.
Eduscopio è spesso una piattaforma consultata da famiglie e studenti in fase di orientamento. Perché ha senso scegliere il Liceo Artistico oggi?
Il Liceo Artistico è un liceo “attuale”, non d’attualità, almeno per tre motivi. Il Liceo Artistico è “attuale” nel senso più letterale della parola, cioè intende l’esperienza della conoscenza come qualcosa in movimento, qualcosa da agire, un atto. È un Liceo “attuale” perché il suo metodo di conoscenza, che potremmo riassumere con il famoso motto “fare per capire”, convoca lo studente con tutto se stesso, richiede che sia implicato con tutte le sue facoltà: intellettuali, manuali e fisiche. Si tratta di una caratteristica di grande interesse per una scuola: in un mondo in cui tutto rischia di essere dematerializzato e ipervirtualizzato, la via della ricerca e della riproduzione del bello, propria del Liceo Artistico, riporta alla necessità di fare i conti con la concretezza del reale. Inoltre, per come sono concepiti i laboratori, il Liceo Artistico è attuale perché mantiene sempre viva e presente anche la dimensione comunitaria e relazionale, altro aspetto oggi più che mai decisivo nella crescita dei giovani. Poter condividere idee, collaborare a progetti, confrontarsi e aiutarsi davanti a una tavola o a un elaborato grafico, è un’esperienza di grande arricchimento anche umano. È attuale, infine, perché pur non dovendo necessariamente trattare esplicitamente di attualità, non può esimersi da fare i conti con la contemporaneità. L’arte accade sempre nel presente di chi fa l’opera ma l’attualità dell’opera non si esaurisce nel presente di chi l’ha pensata e realizzata perché una vera opera d’arte è sempre contemporanea, cioè è sempre attuale per chi ne intenda fare esperienza nel proprio presente.